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E' Natale e come potranno mai
passare queste festività tutti i glam maniacs di questo Pianeta?
La risposta arriva dalla texana Perris Records, che dopo essere arrivata
al terzo volume della saga "Hollywood Hairspray" ora mette nella
saccoccia di Santa Claus questa "The Glam That Stole Christmas Vol.1".
La regola è sempre la stessa, bands che provengono da Stati Uniti
ed Europa, fra new comers ed artisti affermati, le quali nel nome del glamour,
incidono, rispolverano o coverizzano il brano natalizio di turno. L'idea
puzza maledettamente di operazione commerciale, ma fortunatamente i risultati
non sono da buttare. Anzi devo ammettere che nell'ascoltare questi scarsa
dozzina di canzoni mi sono pure divertito, quindi "The Glam That Stole
Christmas Vol.1" quale strenna natalizia fa la sua gran bella figura.
Si parte con gli American
Heatbreak, band di San Francisco dell'ex Jetboy Billy Rowe, e con "The
Greatest Christmas Song Ever Written" tratta dal 7'' di "Postcards
From Hell" (Radio Blast Recordings, 2001). Fedele al proprio trademark
la band infarcisce questa traccia di una spiccata attitudine punk, di cori
ultra catchy e confeziona il regalo con alcune sferzate elettriche che viaggiano
verso l'Hard Rock. I Lillian
Axe ripescano "Here Is Christmas" degli Heart di Ann e Nancy
Wilson, e mettono sotto l'alberello un'interpretazione che regala profonde
emozioni grazie alle linee vocali di Ron Taylor, sempre pregne di gran classe.
Kristy Krash Majors, ex-chitarrista dei Pretty Boy Floyd, arriva con la
sua sguaiata verve tipica degli ultimi lavori a stravolgere "Christmas(Baby
Please Come Home)", mentre gli svedesi Loud'N'Nasty
sfoggiano con buoni risultati la loro versione del classico "Christmas
Time". Quindi "The Glam That Stole Christmas Vol.1" iniziata
a tingersi di tricolore con il nostro Chris Heaven coadiuvato dal chitarrista
polacco Michael Gapys, i quali coverizzano in modo fedele "I Wish Everyday
Could Be Like Christmas" di Bon Jovi. Da "3 Chords And The Truth"
dei Big Bang Babies viene ripresa "Winter Wonderland", song originariamente
scritta nel '45 da Dick Smith e Felix Bernard. Via poi con la svitata e
breve "Hooray For Santa Claus" ripresa dai Fizzy Bangers e puntellata
dal suono dei fiati. A quanto pare il brano in questione è un canto
natalizio della tradizione Buddista-Indù, e per la prima volta è
apparso nel '61 come colonna sonora nel film "Santa Claus Conquers
The Martians". I Decadenza
di Roma ripescano dal repertorio Hanoi Rocks "Dead By X-Mas" e
tutto gira a dovere. Ecco poi l'impennata finale con i Rockin'Scoundrels
che riprendono dal lor album "You Need An Attitude To Rock'n'Roll"
la song "Rock'n'Roll Sleigh Ride", la quale scorre sui binari
del rock'n'roll incline al divertimento più totale. Quindi la voce
di Brad Cox ci
guida nella classica "Blue Christmas", ricordando da vicino il
rifacimento che fu a suo tempo del grande Elvis. Vi ricordo che questa song
è stata scritta da Billy Hayes e Jay Johnson ed è stata poi
ripresa negli anni da una marea di artisti fra i quali: Sheryl Crow, Smash
Mouth, Face to Face, Misfits, etc. A concludere arrivano gli American
Smash con la scanzonata, ruffiana e punkeggiante versione di "Nuttin'
For Christmas", scritta nel '55 da S. Tepper, R. Bennett e A. Erickson,
e se ricordo bene, ripresa pure dai Beatles e dai Thee Trash Brats. Sulla
copertina del lavoro a troneggiare è il viso di Jason McMaster (Dangerous
Toys). Se il vostro amico si fà di glam 24 ore su 24 e ne possiede
una discoteca sterminata allora questo è il regalo fatto su misura
per lui! Maledetto Natale! Recensione realizzata da Bruno Rossi |
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